Restyling del Sito e del Logo, per una comunicazione più efficace a tutela delle mamme e dei loro bambini.

Milano 29 novembre 2017 – Rinnovato nella grafica e nei contenuti, è online il nuovo Sito “ninna ho” (www.ninnaho.org). Il primo progetto nazionale nato nel 2008 su iniziativa della Fondazione Francesca Rava NPH Italia Onlus e del Network KPMG in Italia, con il Patrocinio del Ministero della Salute e della Società Italiana di Neonatologia (SIN), per la tutela dell’infanzia abbandonata e in aiuto alle madri che per difficoltà psicologica, sociale o economica non sono in grado di potersi prendere cura del neonato.

La nuova piattaforma, declinata in italiano e inglese, si inserisce in una strategia di comunicazione veloce e “user-friendly”, offrendo completezza di informazioni, facilità di navigazione e un layout moderno che opera una sintesi delle diverse anime del progetto, a partire dal nuovo Logo che nel claim “safe mother, safe child” condensa, con estrema chiarezza, il messaggio che “ninna ho” intende diffondere a tutte le donne.

Un messaggio che amplifica la vigente Normativa italiana (DPR 396/2000) che consente alle future mamme, italiane o straniere in grave difficoltà, di poter partorire in anonimato e sicurezza, per la propria salute e per quella del nascituro, presso tutte le strutture ospedaliere pubbliche, con assistenza sanitaria qualificata e senza essere giudicate.

Sul nuovo Sito, è possibile consultare e approfondire i contenuti relativi all’opportunità di Legge in merito al parto anonimo nelle strutture ospedaliere, attraverso la Campagna di sensibilizzazione “ninna ho” che si avvale di vari strumenti, tra cui: leaflet informativi in 6 lingue diverse (italiano, inglese, francese, spagnolo, russo, cinese), poster e locandine periodicamente distribuiti presso strutture e luoghi nei quali è presumibile possano essere visti o frequentati dalle madri in difficoltà. Ma anche: video, spot-radio, stampa nazionale, locale.

Inoltre “ninna ho”, attraverso l’installazione di culle termiche posizionate in un luogo facilmente raggiungibile e defilato di alcuni ospedali, intende offrire un’alternativa alle madri che, per gravi motivi, arrivano alla dolorosa decisione di separarsi dal proprio bambino. In tal senso, quindi, le culle rappresentano un aiuto e una speranza per scongiurare gesti disperati, come l’abbandono per strada e nei cassonetti, e salvare le vite umane più deboli e indifese, come quelle dei neonati. Sul Sito è possibile consultare la mappa delle strutture ospedaliere provviste della culla termica.

Ad oggi le culle “ninna ho” sono state donate al Policlinico Federico II di Napoli, all’Ospedale del Ponte di Varese, all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, Azienda Ospedaliera di Padova e all’Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze.

Mentre, la Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e il Policlinico Casilino di Roma, aderiscono al Network degli ospedali “ninna ho” per Campagna Informativa, in quanto già dotati della propria culla termica.